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«I tuoi peccati sono rimessi»

Commento alla pericope evangelica della sesta Domenica di Matteo. (Matteo 9, 1-8)
Dal Commento al Vangelo secondo Matteo del Beato Teofilatto, Arcivescovo di Ochrid e Bulgaria

1-2. E salì sulla barca, passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. “La sua città” significa Cafarnao, perché là abitava. Nacque a Betlemme, crebbe a Nazaret e visse a lungo a Cafarnao. Questo paralitico non è lo stesso di quello menzionato in Giovanni [5, 2-9], perché quello era presso la piscina delle pecore a Gerusalemme, mentre questo era a Cafarnao. E quello non aveva nessuno che lo aiutasse, mentre questo era portato da quattro uomini, come dice Marco [Mc. 2, 3-12], che lo fece calare attraverso il tetto, fatto che Matteo omette.

E Gesù, veduta la loro fede. O la fede degli uomini che portavano il paralitico, perché Gesù spesso operava miracoli per la fede di coloro che portavano il malato; o, del paralitico stesso. Disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, i tuoi peccati sono rimessi». Gesù lo chiama figliolo, o perché creatura di Dio, o anche perché ha creduto. Per mostrare che la paralisi dell’uomo è il risultato dei suoi peccati, Gesù prima gli perdona i suoi peccati.

3-5. Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia!» Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate malvagità nel vostro cuore? Infatti, cos’è più facile, dire: “Sono rimessi i tuoi peccati”, o dire: “Alzati e cammina”?» Conoscendo i loro pensieri, Gesù mostra di essere Dio. Li rimprovera dicendo: «Voi pensate che io bestemmi promettendo di perdonare i peccati, il che è una gran cosa, e che io ricorra a questo perché è qualcosa che non può essere verificato. Ma guarendo il corpo, darò garanzia del fatto che anche l’anima è stata guarita. Facendo l’opera che, sebbene sembri più difficile, è minore, confermerò anche la remissione dei peccati, che è davvero qualcosa di grande anche se ti sembra più facile a dirsi, poiché non è visibile agli occhi.»

6-8. «Allora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati, alzati – disse allora al paralitico – prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che un tale potere aveva dato agli uomini. Gesù gli ordinò di portare il suo lettuccio in modo che l’evento non sembrasse immaginario, e anche perché le moltitudini vedessero il miracolo. Perché pensavano che Gesù, che è più grande di tutti, fosse solo un uomo.


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