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Domenica dei Progenitori

12 / 25 Dicembre 2022
Undicesima Domenica di Luca  (Domenica dei Progenitori)
Tono terzo
San Spiridione di Trimitunte

 

Evangelo Mattutino VI (Lc 24, 36-53)

Prochimeno

Come sono grandi le tue opere, Signore! Tutto hai fatto con sapienza.
Benedici, anima mia, il Signore. Signore Dio mio, ti sei grandemente esaltato. (Ps 103, 24. 1)

Lettura dell’epistola di Paolo ai Colossesi (3, 4-11)
Fratelli, quando Cristo, la nostra vita, apparirà, allora anche voi apparirete con lui nella gloria. Fate dunque morire ciò che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passione, desideri sfrenati e quell’avidità di guadagno che è idolatria; a motivo di questi vizi piomba l’ira di Dio sui figli della disobbedienza. Anche voi un tempo li praticaste, quando di loro vivevate. Ora però bandite anche voi tutte queste cose: collera, escandescenze, cattiveria, maldicenza, ingiurie che escono dalla vostra bocca. Non mentitevi a vicenda, poiché vi siete spogliati dell’uomo vecchio e del suo modo di agire e vi siete rivestite del nuovo, che si rinnova per una più piena conoscenza, a immagine di colui che lo ha creato: in questa condizione non c’è più Greco o Giudeo, circoncisione o prepuzio, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo, tutto e in tutti.

Alleluia
Avanza, trionfa e regna per la verità, la mitezza e la giustizia e ti guiderà mirabilmente la tua destra.
Hai amato la giustizia e odiato l’iniquità: per questo ti ha unto, o Dio, il tuo Dio con olio di esultanza più dei tuoi compagni. (Ps 44, 5. 8)

Evangelo

secondo Luca (14, 16-24)
Disse il Signore questa parabola: Un uomo fece una gran cena, e invitò molti. E all’ora della cena mandò un suo servo a dire ai convitati, che andassero, perché tutto era pronto.
E principiarono tutti d’accordo a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un podere, e bisogna, che vada a vederlo: di grazia, ritienimi scusato. E un altro disse: Ho comprato cinque gioghi di buoi, e vado a provarli: di grazia, ritienimi scusato. E un altro disse: Ho preso moglie, e perciò non posso venire.
E tornato il servo riferì al suo padrone queste cose. Allora sdegnato il padrone di casa, disse al suo servo: Va’ subito per le piazze, e per le contrade della città: e porta qua dentro i mendicanti, gli storpi, i ciechi e gli zoppi. E disse il servo: Signore, si è fatto, come hai comandato, ed c’è ancora posto.
E disse il padrone al servo: Va’ per le strade, e lungo le siepi: e costringili a entrare, affinché si riempia la mia casa. Poiché vi dico che nessuno di coloro che erano stati invitati assaggerà la mia cena.


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