Santa neomartire Caterina

Santa neomartire Caterina

 

Memoria il 15 di Novembre.

Per quanto la forma di martirio più diffusa nel XX secolo, in Europa – ad esclusione di quanto avvenne nei paesi dell’Est sino alla caduta del regime comunista – , non sia quella del sacrificio cruento offerto con il proprio sangue che ebbero a patire i santi del cristianesimo delle origini, tuttavia, la Chiesa Ortodossa greca del Vecchio Calendario e le altre Chiese Ortodosse tradizionali annoverano, tra i loro fedeli, molti testimoni che, per la difesa della vera fede, furono disposti a consegnare la propria vita ai carnefici, come vittime sacrificali. Continua a leggere

San Zanobi, vescovo di Firenze

Memoria il 26 Maggio

zanobi
San Zanobi nacque a Firenze, nel 355 da genitori pagani, Luciano e Sofia. Giovinetto, si accostò alla Fede e divenne catecumeno. Crebbe così, istruendosi sia nelle scienze profane che in quelle divine. Quando fu giunto all’età  di vent’anni, i genitori tentarono di indurlo al matrimonio; egli si affrettò invece a ricevere il battesimo dal Vescovo della Città . I genitori, irritati, si scontrarono con il presule, ma il giovane Zanobi avanzò verso di loro, fece il segno della croce e si raccolse in preghiera. Subito Luciano e Sofia chiesero il battesimo anche per loro. Questo fu il primo segno della vocazione apostolica del Santo. Egli decise di rimanere vicino al Vescovo e ricevette l’ordinazione al suddiaconato, divenendo, in seguito, arcidiacono. Continua a leggere

Santa protomartire ed isapostola Tecla

Memoria il 24 Settembre

Santa TeclaSanta Tecla viveva ad Iconio, in Asia Minore, ed era figlia di una ricca famiglia pagana. Diciottenne, fu promessa sposa al giovane Tamiri che l’amava appassionatamente. In quel tempo, san Paolo, che proveniva da Antiochia, fu accolto nella casa di Onesiforo perché insegnasse il vangelo del Signore. L’abitazione di Onesiforo confinava con quella di Tecla: un giorno, ella ebbe ad ascoltare un discorso del santo apostolo circa le beatitudini del cristiano. Ne fu completamente rapita, tanto da restare in ascolto, immobile, presso la finestra della casa di Onesiforo, per tre lunghi giorni. La madre di Tecla e Tamiri, temendo che le parole di Paolo potessero distogliere l’attenzione di Tecla per le cose terrene, cercarono di separare i due santi, finché, proprio a causa della sua predicazione, il santo apostolo fu arrestato e condotto davanti al governatore. Per quanto fosse in catene, Tecla era riuscita a corrompere le guardie carcerarie e si introduceva nella sua cella per ascoltare il Verbo divino, seduta ai piedi dell’apostolo, mentre, tra le lacrime, baciava le sue catene. Continua a leggere

San Serafino di Sarov

Memoria il 2 Gennaio

San Serafino di SarovIl santo e teoforo Padre Serafino nacque in Russia, nella città di Kursk, nel 1759. I genitori erano mercanti molto pii e devoti alla Deipara: la Tuttasanta aveva infatti guarito miracolosamente il giovane da una grave malattia.

Adolescente, Serafino, con la benedizione della madre, lasciò la casa paterna ed entrò nel monastero di Sarov. Occupandosi dei compiti più faticosi ed umili, progredì molto nella virtù e nella pratica della preghiera di Gesù. Trascorsi alcuni anni, si ammalò gravemente. Tuttavia, non volle alcuna medicina, chiedendo unicamente la Santa Comunione. Quando gli fu portata, apparvero in visione la Deipara con i santi Apostoli Pietro e Giovanni Teologo: essa, indicando il giovane malato disse loro. “Egli appartiene alla nostra razza!” Pochi giorni dopo, Serafino guarì. Continua a leggere

I Quaranta martiri di Sebaste

I Quaranta martiri di Sebaste

Memoria il 9 marzo

I Quaranta Martiri di SebasteQuando il crudele Licinio (308-323), che era stato associato all’imperatore san Costantino, mise termine alla dissimulazione e ruppe l’intesa con lui, pubblicò degli editti contro i cristiani e inviò in tutte le province dei magistrati incaricati di eseguire i suoi ordini, mettendo a morte tutti coloro che non volevano piegarsi. Il governatore designato per la Cappadocia e la Piccola Armenia, Agricolao, era uno dei più zelanti esecutori degli editti di persecuzione e aveva convocato nella città in cui risiedeva, Sebaste, la dodicesima legione imperiale, guidata dal comandante Lisia e soprannominata Fulminante. Quaranta soldati di questa legione, uomini giovani, esperti e stimati, si rifiutarono di sacrificare agli idoli dell’impero e si dichiararono cristiani. Originari di luoghi diversi, ma uniti come se fossero un solo uomo nella fede e nella carità, si presentarono, uno alla volta, davanti al governatore, allo stesso modo degli atleti quando si iscrivono nel giorno del combattimento, rinunciando alla loro vera identità e dicendo: “Sono Cristiano!” Agricolao, Continua a leggere

San Policarpo, vescovo di Smirne

San Policarpo, vescovo di Smirne

Memoria il 23 febbraio

San Policarpo di SmirneIl glorioso Policarpo, che fu, secondo il suo discepolo sant’Ireneo di Lione, discepolo degli Apostoli e amico di coloro che avevano visto il Signore, nacque ad Efeso, durante il regno dell’imperatore Vespasiano. Prima di affrontare il martirio, i santi genitori affidarono il bambino ad una pia e nobile donna, Callista, che lo crebbe nel timore di Dio e nell’amore delle sante virtù. Mosso da compassione, il bambino eseguiva così fedelmente i precetti sull’elemosina ai poveri, al punto di prosciugare il patrimonio della madre adottiva. Tuttavia, dal momento che le riserve di denaro tornavano, miracolosamente, a riempirsi, Callista mutò il nome del bambino Pancrazio in Policarpo, che significa frutta abbondante.

Divenuto adulto, divenne discepolo di san Giovanni Teologo che annunciava il Vangelo in Asia insieme ai compagni san Bucolo e sant’Ignazio Teoforo. Facendo proprio ogni suo insegnamento e ponendo attenzione a tutto ciò che evocava la vita del Signore, san Policarpo condivise tutte le tribolazioni del discepolo Prediletto, sino all’esilio a Patmos. San Giovanni ordinò san Bucolo vescovo di Smirne, affiancandogli Policarpo come collaboratore e sostegno. Giunto a Smirne, Policarpo fu ordinato prete ed ebbe l’incarico della cura degli orfani; ma san Bucolo, vedendo prossima la morte, designò l’umile Policarpo suo successore. Continua a leggere

Santa Maria Egiziaca

Santa Maria Egiziaca

Memoria il primo di Aprile e la quinta Domenica della Grande Quaresima

La nostra santa Madre Maria nacque in Egitto nel V secolo. All’età di dodici anni abbandonò i suoi genitori per recarsi nella grande città di Alessandria, dove visse principalmente di elemosine e della tessitura del lino. Qui per diciassette anni visse nella dissolutezza come pubblica meretrice, spinta non dal bisogno – come tante altre povere donne – ma, come ella stessa ammise più tardi, da pura depravazione. Continua a leggere

Padre Giustino (Popovic), il “nuovo filosofo”

Padre Giustino (Popovic), il “nuovo filosofo”

Memoria il 25 Marzo

San GiustinoIl padre Giustino è stato una figura di primo piano nella testimonianza della Tradizione Ortodossa, sia per la sua dottrina che per la vita nell’ascesi: un vero Padre della Chiesa in pieno XX secolo. Di lui, un monaco del Monte Athos ha scritto: “Ci fu un uomo mandato da Dio , e il suo nome era Giustino”.Come gli antichi Padri, egli non ha compreso la dottrina staccata dall’ascesi e dalla tensione verso la santità. “L’unico possibile rinascimento nella Chiesa – amava dire – è un rinascimento nell’ascesi”. La sua Teologia, che volle chiamare – intitolando la sua opera di Dogmatica – La filosofia ortodossa della Verità, non è una contemplazione intellettuale dell’essenza di Dio, come la scolastica occidentale, ma la continuazione dell’esperienza vivente della Vita in Cristo. La stessa vita della Chiesa è l’organica continuazione della Vita di Cristo da parte del suo Corpo, secondo l’immagine paolina. Essere cristiani significa essere in Cristo. L’eresia non è soltanto la formulazione intellettuale di un errore dogmatico ma è, soprattutto, separarsi da Cristo. Torna in mente un apoftegma (detto) di un padre del deserto che accettava di essere accusato dei più ed orrendi peccati, ma non di eresia “perché l’eresia è separazione da Cristo”. Continua a leggere

San Leone, Papa di Roma

San Leone, Papa di Roma

Memoria il 18 Febbraio

San Leone il Grande, Papa di RomaAi tempi in cui la Chiesa d’Occidente era in comunione con la Chiesa indivisa, il Papa di Roma, in quanto vescovo della capitale dell’impero e patriarca d’Occidente, godeva di una certa priorità nella comunione della Chiesa ed era considerato, da tutti i cristiani, come il custode per eccellenza della tradizione apostolica, facendo da arbitro nelle questioni dogmatiche. Occupando la cattedra romana in una delle epoche più critiche della storia, durante la quale, oltre alla caduta dell’impero d’Occidente, la Chiesa si trovò ad essere minacciata dalle divisioni causate dagli eretici, san Leone seppe proclamare la dottrina della Verità e adoperò tutte le cure possibili per preservare l’unità della santa Chiesa; pertanto esso è venerato, in Occidente come in Oriente, con il nome di san Leone Magno. Continua a leggere