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La “superbia” degli ortodossi

Risposta a una domanda frequente, a cura del p. Daniele Marletta

“Non trovate che tutto il vostro antiecumenismo dimostri in qualche modo da parte vostra una certa superbia spirituale? Davvero voi ortodossi credete di essere gli unici detentori della verità?”

Ringrazio innanzitutto per la domanda, che mi consente di affrontare un problema di una certa profondità. È una domanda che ci è stata posta più volte, il che dimostra come dietro di essa ci sia un atteggiamento abbastanza diffuso.
Gli ortodossi sarebbero certamente superbi se pensassero davvero di “detenere la verità”. Sarebbero, aggiungo, superbi della peggiore specie. Sta di fatto però che essi non pensino assolutamente una cosa del genere. Non lo pensano, intendiamo, in senso generale. Gli ortodossi sono tanti, e tra di loro ci sono gli umili come i superbi. So per esperienza personale che esistono degli ortodossi che si credono detentori della verità, ma non stiamo parlando tanto di loro, quanto piuttosto dei cristiani ortodossi in quanto comunità, o, meglio ancora, in quanto Chiesa. I cristiani ortodossi credono innanzitutto che la Verità (con la “V” maiuscola) non sia un qualcosa che si possa “detenere” o “possedere”, i cristiani ortodossi credono che la Verità sia una Persona, Gesù Cristo. Mi si obbietterà che anche gli altri cristiani credono nella stessa cosa, e questo è certamente vero. Resta quindi un dato di fatto: pur riferendosi alla stessa Persona, i cristiani credono riguardo a questa Persona cose abbastanza diverse. I protestanti credono, ad esempio, che Gesù abbia avuto fratelli e sorelle per parte della stessa madre, mentre i romano-cattolici ritengono che Gesù abbia voluto porre visibilmente a capo della sua Chiesa un uomo quale suo vicario. Queste sono solo alcune differenze macroscopiche, ma ve ne sono altre più sottili (e, bisogna dire, anche più gravi). Noi ortodossi non pensiamo dunque di “detenere” la Verità, semmai, di professarla nel modo più retto. Anche questa è una bella pretesa, si può ben dire. D’altra parte tutta la fede cristiana è fatta di queste “pretese”: la pretesa di credere che Dio esista veramente; la pretesa dell’Incarnazione, della morte sulla croce e della Resurrezione. Tutto ciò considerato, la “superbia ortodossa” non è altro che “superbia cristiana”.
Il nostro atteggiamento antiecumenico deriva dal fatto che esistono tra le diverse Confessioni cristiane delle differenze rimarchevoli, e noi pensiamo che tali differenze non siano affatto secondarie o derubricabili a “cavilli teologici”. La Chiesa Ortodossa ha sempre ritenuto che la teologia sia una cosa seria e che non si occupi di cavilli.

(Tratto da Luce Vita, n. 15)


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