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Come leggere o ascoltare le Sacre Scritture

Come leggere o ascoltare le Sacre Scritture

(Questo è un articolo anonimo, probabilmente scritto da un vescovo ortodosso nella Russia pre-rivoluzionaria. È stato tradotto per la prima volta in inglese dal lettore Isaac Lambertsen e pubblicato in un opuscolo bilingue intitolato Evangelskiya Chteniya — Gospel Readings, St. Alexander Nevsky Church, Howell, New Jersey, 1993.)

Come si devono leggere le Sacre Scritture? Oppure, se uno non legge da sé, come si deve ascoltare la lettura delle Sacre Scritture? È essenziale rendersi conto del fatto che leggendo o ascoltando con giusta disposizione si riceve il frutto della salvezza dalla lettura o dall’ascolto; se invece si leggono o si ascoltano le Sacre Scritture in modo improprio, si reca danno all’anima anziché beneficio di salvezza.

Bisogna leggere o ascoltare le sacre Scritture in quanto sono parola di Dio, con riverenza e pregando Dio di concedere la grazia della comprensione. Poiché le Sacre Scritture sono state redatte sotto l’ispirazione del Divino Spirito, noi possiamo comprenderle correttamente solo con l’assistenza dello Spirito di Dio. L’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, insegna l’apostolo Paolo, poiché esse sono per lui stoltezza, né può averne conoscenza, poiché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. (1 Cor 2,14).

Per uomo naturale l’apostolo intende colui che non ha in sé lo Spirito di Dio, ma giudica le cose spirituali con l’intelletto della ragione, senza sottomettersi alla fede. Come nel mondo visibile non possiamo vedere e riconoscere gli oggetti esterni se la luce del sole non brilla e non ce li mostra, così anche nella vita spirituale possiamo comprendere e percepire le cose spirituali solo alla luce dello Spirito di Dio. La nostra mente può comprendere l’insegnamento divino solo quando la grazia dello Spirito Santo la illumina.

Pertanto, quando ci accostiamo alla lettura o all’ascolto delle Sacre Scritture, dobbiamo supplicare Dio con riverenza, perché illumini la nostra mente con la grazia del suo Spirito e ci conceda di comprendere l’insegnamento della Parola di Dio per la nostra edificazione.

Affinché il nostro rispetto davanti a Dio sia genuino e la nostra preghiera sincera, dobbiamo avere nell’anima una sincera umiltà, dobbiamo leggere o ascoltare le Sacre Scritture con il vivo desiderio di trarre da esse l’istruzione nella Fede e lo stimolo a vivere una vita pia e virtuosa.

Dio ci ha dato la sua Parola, non semplicemente per farci familiarizzare con la dottrina divina per curiosità, e neppure perché, avendo acquisito una comprensione delle sublimi verità di quella dottrina, possiamo esserne orgogliosi come se fossero un nostro tesoro personale. Questo sarebbe un abuso del dono divino e un peccato offensivo per Dio. Dio ci ha dato le Sacre Scritture affinché le usiamo per la salvezza delle nostre anime, a gloria del suo nome. Dio rivela la conoscenza delle verità della salvezza solo agli umili, mentre la nasconde ai superbi, come dice il Salvatore, glorificando il Padre celeste: Ti ringrazio, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose dai saggi e ai prudenti, e le hai rivelate ai piccoli (Mt 11, 25), cioè a coloro che ascoltano la parola di Dio con umiltà e semplicità dei bambini. L’apostolo Pietro insegna: Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili (1Pt 5, 5).

Bisogna comprendere le Sacre Scritture come le spiega la Santa Chiesa, e come le comprendevano i santi Padri e dottori della Chiesa. Quando si legge la Parola di Dio con attenzione e riverenza, ci sarà molto in essa che è chiaro e comprensibile, ma troverete anche molto che non è facilmente comprensibile. Riguardo a ciò che non vi è chiaro e comprensibile, chiedete ai pastori e ai maestri della Chiesa, ma non assumetevi la responsabilità di interpretarlo nel modo in cui vi appare.

Leggendo o ascoltando le Sacre Scritture non si deve desiderare di intendere tutto ciò che vi si dice; piuttosto, è necessario portare a propria edificazione, con riverenza e riconoscenza verso il tuttobuono Padre celeste, ciò che è accessibile alla nostra comprensione, sotto la guida della Santa Chiesa. Nella parola di Dio ci sono molti misteri inaccessibili alla comprensione dell’uomo. La Parola di Dio, come una luce spirituale, ci rivela il mondo invisibile e spirituale.

Proprio come in questo mondo che si stende davanti a noi, noi vediamo e comprendiamo solo un po’, solo una parte (vediamo infatti solo ciò che è intorno a noi, e anche allora solo l’aspetto esteriore delle cose) mentre ciò che è dentro, non lo vediamo. Nel cielo vediamo il sole, la luna e le stelle, ma cosa sono esattamente questi luminari? Cosa c’è sopra di essi? Cosa c’è dentro? Questo non lo vediamo. Così è anche nella parola di Dio: gli argomenti spirituali ci vengono rivelati solo in parte, e noi solo in parte possiamo comprenderli. Al di là di essi c’è però l’illimitata distesa di ciò che rimane nascosto. Non turbarti per ciò che è irraggiungibile, ma ringrazia Dio per ciò che ti è stato rivelato.

Quando un uomo davanti a un fiume ha sete, non ha bisogno di bere tutto il fiume. Gli basta bere solo la quantità d’acqua necessaria per dissetarsi. Così, non è neppure necessario che tu sappia tutto o anche molto; però è necessario che tu sappia ciò che è essenziale per la tua salvezza.

Il Nostro Signore e Salvatore dice: Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano (Lc 11, 28). Beati coloro che ascoltano l’insegnamento della parola di Dio con riverenza e si sottomettono ad essa, conservandola nei loro pensieri, desideri, parole e azioni, e che si sforzano, sia apertamente che in segreto, di servire il Signore Dio, sempre soddisfacendo I suoi comandamenti. E benedetto sarai anche tu, se ti sforzerai di ascoltare la Parola di Dio e di osservare i suoi comandamenti. Sarai benedetto perché anche sulla terra vivrai con Dio, e oltre la tomba ti aspetteranno ricompense eterne nelle dimore del cielo, dove sarai eternamente benedetto, glorificando Dio: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.


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