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Sul pentimento
Istruzione sulla domenica del figliol prodigo di Sant’Ignazio Brjančaninov
Amati fratelli! La Santa Chiesa, madre amorevole di tutti i suoi figli, che ha dato loro la vita per la salvezza, e si prende cura di sé per assicurare che i suoi figli non perdano la loro eredità, ovvero il Cielo, preparandoli per il completamento con successo del prossimo “podvig” [lotta] del Digiuno Quaresimale, ha ordinato che oggi leggiamo nella Divina Liturgia la parabola del nostro Signore Gesù Cristo sul figliol prodigo. (altro…)
Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino
Omelia per la Domenica dopo le Luci di Sant’Ignazio Brjančaninov
Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino. (Matteo 4, 17)
Con queste profonde e sante parole il Verbo incarnato diede inizio alla sua predicazione all’umanità decaduta. Esteriormente, un insegnamento così semplice! Ma bisogna capirlo con la propria vita: allora queste parole brevi e semplici che sono contenute in tutto il Vangelo saranno rivelate. Così, il santo apostolo Paolo, predicando il Vangelo, cosa che fece in quasi tutto il mondo conosciuto, disse di aver testimoniato “sia ai Giudei che ai Greci, la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù Cristo” (Atti 20, 21).
Fratelli! Per credere nel nostro Signore Gesù Cristo è necessaria la conversione; per rimanere in questa fede salvifica è necessaria la conversione; per riuscirci è necessaria la conversione; per ereditare il Regno dei Cieli è necessaria la conversione.
Tutto questo è chiaramente esposto nella Sacra Scrittura. La Sacra Scrittura ci insegna che «Dio ha mandato suo Figlio nel mondo… affinché il mondo per mezzo di Lui sia salvato», che «chi crede in Lui non è condannato; ma chi non crede è già condannato». «Quella luce (Cristo) è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Poiché chiunque fa il male odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue azioni non siano riprovate.» (Gv 3,17-20) A coloro che sono afflitti dalla passione della vanagloria la Scrittura testimonia: «Come potete credere voi che ricevete onore gli uni dagli altri e non cercate l’onore che viene da Dio solo?» (Gv 5, 44) ). Coloro che erano vincolati dalla passione dell’avidità non solo non credevano al Signore, ma Lo deridevano anche quando predicava loro l’importante e santissimo insegnamento riguardante il ricordo dell’eternità e l’organizzazione delle cose terrene secondo l’immortalità stabilita perl’uomo. (Luca 16, 14) Coloro che erano attratti dalla malvagia passione dell’invidia non solo non credevano nel Signore, ma cospiravano anche per ucciderlo, e ci riuscirono. Tutti coloro che sono contagiati da vizi vani e peccaminosi, secondo l’infallibile testimonianza del Vangelo, sono esclusi dalla partecipazione alle nozze spirituali del Figlio di Dio, rendendosi indegni dell’unione beata con Lui (Mt 22, 5). «Non puoi servire Dio e Mammona!” (Luca 16, 14); non si possono servire due padroni, Dio e il peccato! “Convertitevi: perché il Regno dei Cieli è vicino! Pentitevi e credete al Vangelo (Marco 1, 15). (altro…)