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Omelia sulle donne Mirofore

Di San Giovanni di Shangai e San Francisco

(Pronunciata a Shanghai nel 1936)

Quando Cristo fu condannato a morte da Pilato e portò la Sua croce al Golgota, molti Lo seguirono.

Tra Lui camminavano sia i nemici che i discepoli di Cristo . Tuttavia, la maggior parte di questi ultimi nascose la propria vicinanza a Cristo, e solo le donne piangevano e facevano lamenti apertamente per il loro Maestro. Pertanto, Cristo si rivolse solo a loro durante il Suo cammino verso il Golgota.
Anche dopo la crocifissione, i discepoli di Cristo non osarono avvicinarsi a Lui, tranne un vergine, Giovanni il Teologo. Ma le donne che vennero con Lui dalla Galilea, con la Sua Purissima Madre a capo, non Lo lasciarono neppure qui. Rimasero presso la Croce prima che Cristo consegnasse il Suo spirito al Padre Divino, e rimasero lì anche quando Egli pendeva senza vita sulla Croce.

Quando giunse la sera, Giuseppe di Arimatea, insieme a Nicodemo, ebbe il coraggio di chiedere a Pilato il corpo di Cristo e consegnarglielo per la sepoltura. Le donne rimasero spettatrici addolorate e se ne andarono solo quando la pietra fu rotolata contro la tomba e l’oscurità della notte iniziò ad avvicinarsi alla terra. Tuttavia, i loro cuori erano colmi di un tale amore per Cristo che, anche dopo aver lasciato la tomba, il loro pensiero erano con Lui. Poiché il corpo del Signore non fu unto con mirra profumata durante la sua frettolosa sepoltura, prepararono degli aromi per ungerlo con essi il giorno successivo. E mentre erano ancora nella profonda oscurità, tornarono alla tomba, ma non vi trovarono più ciò che cercavano.
Cristo era già risorto dai morti, come gli angeli seduti presso la tomba informarono le Mirofore. Ne diedero in fretta l’annuncio con gioia agli apostoli, anche se quasi non credevano ancora a ciò che avevano udito. All’inizio, anche gli apostoli furono presi da smarrimento. Ma lo smarrimento e il dolore presto cedettero il passo alla gioia.
Cristo apparve a coloro che lo piangevano, e prima di tutto alla Purissima Vergine Maria e alla Mirofora Maria Maddalena. Così, coloro che dimostrarono la massima devozione al Salvatore furono ricompensate per la loro lealtà, essendo le prime ad ascoltare la buona novella e le prime a vedere il Signore Risorto. Per mezzo di loro, le donne, fu annunciata all’umanità la gioia della Resurrezione e della salvezza eterna. Le donne, che si dedicano più al desiderio del cuore che ai giudizi della mente, spesso precedono il sesso maschile quando è richiesto un sacrificio nel servizio di Dio. Ed è comprensibile quindi perché furono proprio le donne ad assumersi il difficile compito di raccogliere fondi per la costruzione della Chiesa della Tuttasanta Deipara a Shanghai.

Tra pochi giorni usciranno per raccogliere tutte le donazioni possibili per il Giorno del Sacrificio, il giorno della memoria del Vescovo Simone, che portava il nome dell’Apostolo Simone lo Zelota. Possa il loro appello trovare risposta nel cuore del gregge ortodosso di Shanghai. Che l’arrivo delle addette alla raccolta ci ricordi che oggi è il giorno della gioia della Resurrezione, la gioia annunciata attraverso le donne. Chi può, faccia la sua donazione immediatamente; chi vuole pagare gradualmente, faccia un’iscrizione sul foglio.
Ricordiamo che donando al tempio, stiamo donando a Cristo, il quale, pur non avendo bisogno di nulla di materiale, non rifiutò di condividere il pasto offertogli dai discepoli che non lo riconobbero. Fu quando Egli accettò il loro cibo che i loro occhi si aprirono e riconobbero il Risorto (Lc 24,30-31).
Possa l’appello rivolto a noi da coloro che furono portatrici della gioia della Risurrezione che ha illuminato i cuori dei fedeli nel giorno di Pasqua, con le parole «Cristo è risorto», non rimanere inascoltato e infruttuoso: chiediamo di donare al tempio della Madre del Risorto!
Nella loro persona, Cristo stesso ci accoglierà, e il nostro cuore ci dirà: «È veramente risorto!»


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