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Tredicesima Domenica di Matteo

29 Agosto 11 Settembre 2022

Tredicesima Domenica dopo Pentecoste (Tredicesima domenica di Matteo)
Tono quarto
Decollazione del glorioso Profeta, Precursore e Battista Giovanni .

Evangelo mattutino II (Marco 16, 1-8)

Prochimeno
Come sono grandi le tue opere, Signore! Tutto hai fatto con sapienza.
Benedici, anima mia il Signore! Signore Dio mio, ti sei grandemente esaltato! (Ps 103, 24. 1)

Lettura della prima epistola di Paolo ai Corinti (6, 13-24) per la Domenica
Fratelli, vigilate, state saldi nella fede, siate uomini, siate forti. Tutto si faccia tra voi nell’amore. Fratelli, vi esorto: conoscete la famiglia di Stèfana, primizia dell’Achaia. Hanno dedicato se stessi al servizio dei santi: sottoponetevi a loro e a tutti coloro che lavorano e faticano. Mi rallegro per la presenza di Stèfana, Fortunato, Achàico, che hanno supplito alla vostra assenza: hanno sollevato lo spirito mio e il vostro, siate riconoscenti. Vi salutano le Chiese dell’Asia. Vi salutano molto nel Signore Aquila e Prisca con la Chiesa della loro famiglia. Vi salutano tutti i fratelli. Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Il saluto è di mia mano, di Paolo. Se qualcuno non ama il Signore sia maledetto. Maranà tha. La grazia del Signore Gesù sia con voi. Il mio amore con tutti voi in Cristo Gesù. Amin.

Lettura degli Atti degli Apostoli (13, 25-33) per il Precursore
In quei giorni, al compiersi della corsa, Giovanni diceva: “Chi pensate che io sia? Non lo sono! Ma ecco: viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali dei piedi”.
Uomini, fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a voi è stata mandata questa parola di salvezza. Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non l’hanno riconosciuto e condannandolo hanno adempiuto le parole dei profeti che si leggono ogni sabato; e pur non avendo trovato in lui nessun motivo di morte, chiesero a Pilato di farlo morire. Quando fu compiuto tutto quanto era stato scritto su lui, lo deposero dal legno e lo posero in un sepolcro. Ma Dio lo ha risuscitato dai morti ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi sono i suoi testimoni davanti al popolo. E noi vi evangelizziamo la promessa fatta ai padri: Dio l’ha attuata per i loro figli, noi, risuscitando Gesù.

Alleluia
Avanza, trionfa e regna per la verità, la mitezza e la giustizia, e ti guiderà mirabilmente la tua destra.
Hai amato la giustizia e odiato l’iniquità: per questo ti ha unto, o Dio, il tuo Dio con olio di esultanza più dei tuoi compagni. (Ps 44, 5. 8)

Evangelo
secondo Matteo (21, 33-42) per la Domenica
Disse il Signore questa parabola: “C’era un uomo, un padrone di casa che piantò una vigna e vi pose intorno una siepe, scavò in essa un torchio, edificò una torre, e la consegnò ai contadini e partì. Quando poi si avvicinò il tempo dei frutti, inviò i suoi servi dai contadini a prendere i suoi frutti. I contadini presero i suoi servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Di nuovo inviò altri servi, più dei primi, e fecero loro lo stesso. Alla fine inviò da loro suo figlio, dicendo: Avranno riguardo per mio figlio. Invece i contadini, vedendo il figlio, dissero tra loro: Questi è l’erede, venite, uccidiamolo e avremo la sua eredità. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando dunque verrà il padrone della vigna, cosa farà a quei contadini?” Gli dicono: “Malamente i malvagi li distruggerà e consegnerà la vigna ad altri contadini che gli daranno i frutti al loro tempo”. Gesù dice loro: “Non avete letto mai nelle Scritture: La pietra che respinsero i costruttori, questa è diventata capo d’angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è un prodigio agli occhi nostri?”

secondo Marco (6, 14-30) per il Precursore
In quel tempo il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché il suo nome era diventato famoso. Alcuni dicevano: “Giovanni il Battista è risuscitato dai morti e per questo le potenze operano in lui”. Altri invece dicevano: “È Elia”; altri dicevano ancora: “È un profeta, come uno dei profeti”. Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: “Quel Giovanni che io ho decapitato è risuscitato dai morti!” Erode infatti aveva fatto catturare Giovanni e lo aveva incatenato in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposato. Infatti Giovanni diceva a Erode: “Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello”. Per questo Erodìade gli portava rancore e voleva ucciderlo, ma non poteva.   Erode infatti temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; e, dopo averlo udito, faceva molte cose e lo ascoltava volentieri.  Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo compleanno fece una cena per i nobili, gli ufficiali e i primi della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: “Chiedimi quel che vuoi e io te lo darò”. E le fece molti giuramenti: “Qualsiasi cosa mi chiederai, sino alla metà del mio regno, te la darò”. La ragazza uscì e disse a sua madre: “Che chiedo?” Quella rispose: “La testa di quel Giovanni che battezza”. Ed entrata di corsa dal re fece subito la richiesta dicendo: “Voglio che tu mi dia subito su un piatto la testa di Giovanni il Battista”. Il re divenne molto triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. Subito il re mandò una guardia con l`ordine che gli fosse portata la testa. La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un piatto, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. E gli apostoli si riuniscono attorno a Gesù e gli riferiscono tutto quel che avevano fatto e insegnato.


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